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lunedì 1 ottobre 2012

RECENSIONE: Claudia is on the Sofa - LOVE HUNTERS


Bluefemme - Gibilterra (2012)

Folk/rock - songwriting





Premi play e subito la mente va lì, a nomi come Eva Cassidy, Suzanne Vega, Sheryl Crow, Norah Jones, Tracy Chapman, Joan Osborne, in modo istintivo, senza sforzo apparente alcuno.



Ricordo che tempo fa, quando ancora guardavo la TV, andava spesso in onda una réclame dove un barbuto scalatore gustava un barretta di cioccolato sulla vetta di una montagna, finché un biondissimo gregario lo raggiungeva e chiedeva se (anche?) lui, ed il suo cioccolato, fossero svizzeri. Tutto sembrava presupporlo. Un po’ come è capitato con me e questo Love Hunters di Claudia Ferretti e soci, al secolo Claudia is on the Sofa. Tutto rimanda in modo perfetto e ricalca pedissequamente quel cantautorato rock/folk al femminile a stelle e strisce. L’unica pecca è forse proprio questa. Ovvero il non proporre niente di nuovo o di classico re-interpretato in modo originale o almeno personale. È un perfetto esercizio di stile alla ricerca di quell’emulazione che sa di forte e sincera passione per un genere musicale. 



Sta di fatto che, stabilito l’obiettivo, l’esordio di Claudia is on the Sofa lo raggiunge in modo ottimale. Niente di nuovo ma fatto molto bene, se si considera che siamo a Brescia e noi "non siamo mica gli americani". La voce di Claudia Ferretti è magistrale nel suo ruolo fin troppo definito. La band (Francesco De Gennaro, Andrea Abeni, Marco Franzoni e Massimiliano Topolini) è precisa e discreta, quelli che lo stile e l’eleganza li riconosci quando non danno nell’occhio (e nelle orecchie).  

Ottimo compagno di viaggio per road trip all’italiana, sognando di fare come gli americani, o come sottofondo per serate rilassate con amici o da soli a sorseggiare vino rosso della California (ma può andar bene anche un buon Botticino) comodamente adagiati sul divano di casa. Nel primo caso il rischio che si corre è che scendendo dall’auto all’autogrill di Roncobilaccio con stivali a punta,  gilet in pelle bovina frangiati e cappello da cowboy, gli altri possano farti sentire a disagio. Ma è un rischio che l’integralista musicale, dal punk rocker al metallaro, ha sempre corso.



Che la storia continui, così come spero continui la storia di Claudia is on the sofa.  Brani più belli, sicuramente Boy, Love Hunters, Tonight e, soprattutto, Apple Tree.

Pubblicata su Storia della Musica il 29 settembre 2012.

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